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Durante l'ultimo incontro sulla legge di bilancio 2024, il ministro Giorgetti aveva garantito che la procedura di cessione del credito relativa al superbonus non avrebbe subito cambiamenti. Tuttavia, emergono alcune sorprese dal testo della nuova manovra 2024, in particolare in relazione alla tassazione degli immobili ristrutturati con il beneficio del superbonus prima del completamento di cinque anni. Ecco le ultime informazioni.
Il Superbonus 110%: una panoramica Il Superbonus è un'agevolazione fiscale introdotta con l'obiettivo di promuovere l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici. Offre una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per diversi interventi, tra cui il consolidamento statico, la riduzione del rischio sismico e l'installazione di impianti fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Questa agevolazione si affianca ad altre detrazioni già esistenti, come l'ecobonus, dedicato alla riqualificazione energetica degli edifici, e il sismabonus, focalizzato sul recupero del patrimonio edilizio e gli interventi antisismici.
Novità su plusvalenza e Superbonus Secondo il progetto preliminare della manovra 2024, gli immobili acquistati, ristrutturati beneficiando del superbonus 110% e poi rivenduti entro cinque anni dal completamento dei lavori, subiranno una particolarità nella determinazione della plusvalenza: i lavori beneficiati dal superbonus 110% non verranno considerati nei costi deducibili.
Di conseguenza, la plusvalenza derivante dalla vendita di un immobile rinnovato con il superbonus 110% sarà soggetta a una tassazione del 26%. Si punta a evitare speculazioni, garantendo che gli individui non traggano un doppio vantaggio: ristrutturando le proprietà a spese dello Stato e poi rivendendole a un valore significativamente maggiore.
Dettagli sulla tassazione e la cessione del credito È fondamentale sottolineare che la tassazione del 26% si applica solo se si è scelto di beneficiare del superbonus attraverso lo sconto in fattura o la cessione del credito. Non si applica se si è optato per la detrazione diretta nella dichiarazione dei redditi.
La legge di bilancio 2024 introduce anche alcune eccezioni. Ad esempio, gli immobili ereditati non sono soggetti a questa tassazione. Inoltre, la norma non si applicherà agli immobili utilizzati come residenza principale dal venditore o dai suoi parenti per la maggior parte dei cinque anni precedenti alla vendita.
Redazione: Gruppo Studio Aurora © Riproduzione riservata
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